Alcuni detersivi che usiamo a casa potrebbero danneggiare le nostre vie respiratorie? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
La candeggina e altri detersivi che normalmente utilizziamo per pulire, possono aumentare il rischio di malattie polmonari croniche? A cercare di rispondere a questa domanda sono i membri del French National Institute of Health and Medical Research, che attraverso un vasto studio hanno esaminato i dati relativi a un campione di più di 55.000 infermieri. Al basale, tutti i partecipanti non erano affetti da BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), e gli esperti hanno seguito i volontari per un periodo di 8 anni.
Durante questo arco di tempo, i partecipanti hanno fornito informazioni in merito alla frequenza con cui utilizzavano prodotti per la pulizia di ambienti o strumenti di lavoro, come glutaraldeide, candeggina, perossido di idrogeno, alcool e composti dell’ammonio quaternario, ovvero delle sostanze ampiamente usate per disinfettare superfici come pavimenti e mobili. Durante il periodo di follow-up di 8 anni, 663 infermieri hanno sviluppato la BPCO.
Abbiamo scoperto che gli infermieri che utilizzavano i disinfettanti per pulire le superfici regolarmente, almeno una volta alla settimana, hanno avuto un rischio maggiore del 22% di sviluppare la BPCO.
Spiegano gli autori dello studio, che sottolineano che il rischio sarebbe aumentato fino al 32% a seconda delle sostanze chimiche e della frequenza con cui venivano utilizzati tali prodotti.
Alcuni di questi disinfettanti, come il la candeggina, sono spesso usati nelle normali famiglie, e poichè il potenziale impatto dell’uso domestico dei disinfettanti sullo sviluppo della BPCO non è ancora noto, è importante esaminare ulteriormente la questione.
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