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NIGGARADIO terzo album e intervista di Sandro CARELLE

today29 avril 2018 2

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Ti trattano male al lavoro, cantalo. 
Il mondo ti sembra andare sottosopra, bene, cantalo. 
Vedi gente star peggio di te, cantalo. 
Il mondo è pieno di santi autoproclamati, veri diavoli e gente normale che cerca di sopravvivere…insomma è solo blues, di ieri, oggi o domani, chi può dirlo?

Il terzo capitolo dell’avventura NiggaRadio si chiama SANTI DIAVULI e BRAVA GENTI, le tre categorie in cui NiggaRadio divide il mondo intorno a sé. Un disco insieme antico contemporaneo e futuristico, che canta in siciliano ciò che ci accade intorno.
Il cuore della musica della band è sempre lo stesso: stare al centro del Mediterraneo e tenere orecchie e occhi aperti, raccogliere storie di tutti e di nessuno.

Non opulenti europei, non del tutto disperati di un sud ancora più profondo, raccattano suoni, odori e sapori da tutti i posti dove sono stati e di tutti i posti che la gente porta fino a loro, perché quella dei NiggaRadio è sempre stata la musica della gente. Questo disco è dedicato a chi combatte ogni giorno, nascosto da infinite possibilità di scelta, vivere per troppi resta una lotta.

Il suono di NiggaRadio ha radici ampie, antiche e variegate. Sicuramente ha una relazione forte con delle aree geografiche e sociali ben definite, dove i componenti del progetto, che hanno vissuto in luoghi molto differenti fra di loro, (in particolare States, nord Europa, Inghilterra e Africa e, naturalmente la Sicilia) hanno trovato sempre almeno due elementi in comune presenti in questi luoghi: una forte divisione sociale e il rifugiarsi nella Musica per sopportare, supportare, sopravvivere ad un quotidiano “difficile”.
Gli strumenti di queste musiche sono spesso “cheap” e relati ai tempi che si attraversano e da cui provengono. Se ti senti giù è molto probabile che la chitarra sia il tuo rifugio, e se di questi tempi non capisci il mondo o lui non ti capisce, un computerino con una drum machine e poco più possono salvarti la vita. Ecco, la radice del blues con le sue chitarre slide, il drone ossessivo ma naturale del “marranzano” unito ai trilli del mandolino, le voci popolari urlate e sussurrate nei mercati, i rumori urbani dei sinth, le percussioni primordiali, la ritmica folle e sudata di basso e batteria dei “juke joint” e delle feste improvvisate, tutto questo e chissa quanto altro si è miscelato nella Musica di NiggaRadio.

Il disco, in uscita per la Dcave Records, è stato registrato al The Cave studio di Catania e, come per i dischi precedenti, è stato prodotto da Daniele Grasso, che proprio lì ha realizzato le sue collaborazioni con artisti del calibro di Cesare BasileAfterhoursTwilightsingersJ. ParishGreg DulliDiego Mancino, Mario Cianchi ecc…
Il risultato è un suono che è stato definito “The Real Southern Sound”, per quell’attitudine di darsi da fare con ciò che si ha, utilizzando piccoli ampli a valvole un po’ per tutto, voci, rullanti, a volte anche le chitarre…. le tante chitarre, di varia provenienza, dal suono così particolare ed unico, come quella senza marca, scovata da un rigattiere, bellissima che sta li a fare il tema di “U Diavulu” con una sorta di “changa chunga” impossibile da creare con altri strumenti. Poi la vecchia Gretsch acustica col Bigsby, suonata col “bottleneck” (sempre quello!), è la più suonata dal vivo, un pò il simbolo del gruppo con la sua scritta “This machine Kills ignorance”.
Un suono cercato in modalità “ecosostenibile”, dove il nuovo è rappresentato da quello che i NiggaRadio hanno in testa e non dall’ultimo strumento alla moda.

 

I BRANI:

– Unni mi femmu: Confini, muri, nazioni. Dove trovo di che vivere è la mia casa, dove mi fermerò a morire sarà la mia casa.

– Cammarera: Ancora oggi esiste gente crede che chi fa lavori umili per qualche motivo sia inferiore e per questo si sente in diritto di poter giudicare.

– U Diavulu: Il desiderio di ottenere vantaggi a discapito degli altri è la tentazione che ci danza davanti e ogni giorno ci circonda.

– ‘Nto me lettu: Spesso valutiamo le persone e le loro qualità solo dall’estetica ma in realtà…

– Santi in paradisu: Servono santi in paradiso per ogni cosa, anche per le più essenziali soprattutto in un paese come il nostro, ma la regola fondamentale è sempre la stessa: se hai bisogno di una mano è lì, attaccata al tuo braccio.

– Elektromoaning: Passano con un lamento silenzioso in una fila lunga e dolorosa, né peggiori né migliori di noi portano addosso nel loro cammino un peso che non è il loro, sono solamente nati da un lato ancor più sbagliato del nostro.

– A me strada: Strada in salita, strada di fame e sudore che cade dalla fronte, così è per sempre più persone in questo mondo di pochi ricchi e troppi poveri.

 A processioni da Madonna: Un’immagine tipica di molti sud nel mondo, una processione che percorre una viuzza di paese e i devoti dietro in religioso silenzio, perché a volte sembra che l’unica strada per vivere sia raccomandarsi a qualcuno lassù.

– Cu si ‘nnamura: Innamorarsi, cosa può esserci di più bello? Spesso però capita di lasciarsi conquistare da cose che non durano, apparenze ingannevoli, scomparse le quali scompare anche l’amore.

– I me stori: Ascolta quello che la gente intorno a te ha da dirti, ascolta quello che noi abbiamo da dirti, potrebbe sorprenderti, forse farti arrabbiare ma di certo non ti lascerà indifferente.

– To Mama: Solo l’amore di chi ti è sempre accanto ti salva quando la vita in qualsiasi momento e quando meno te lo aspetti prova a morderti.

BIO

NiggaRadio è un viaggio nella musica che dalle radici del blues si rivolge ad un suono elettronico e moderno. Come la radio nere degli anni ’50 che hanno cambiato il modo di ascoltare la musica ha un linguaggio che affonda le sue radici nella musica nera, ma unisce il presente, il passato e le coniuga al futuro. Un suono che dal Mediterraneo percorre tutti i Sud del mondo.

Il debutto nel 2013 arriva con la pubblicazione dell’ep Two Sides per Dcave records, seguito immediatamente dall’album ‘Na Storia: 10 tracce che raccontano storie di realtà quotidiana tra passioni, delusioni, la bellezza e la sofferenza della vita quotidiana. Il disco si candida al Premio Tenco 2014 nella sezione ‘Miglior Opera Prima’ e porta il singolo ‘A Matina’ sul palco del Primo Maggio Roma, in diretta sulla RAI. Nel frattempo due tour nazionali e la partecipazione ad importanti festival (FIM, il Cous Cous Festival e l’Etna Blues).

Palco dopo palco arriva il momento di una collaborazione importante e preziosa: insieme a Libera nasce ‘U Me Dirittu’, una canzone di protesta che coinvolge 25 musicisti provenienti da tutta Italia per registrare, ma soprattutto suonare dal vivo il videoclip del brano, i quali proventi saranno devoluti ad un progetto in favore dei migranti.

Dopo un live unplugged al Medimex’15, arriva il nuovo album FolkBluesTechno’n’Roll…e altre musiche primitive per domani che esce nel 2016 ed è arrivato alla terza ristampa (incluso il vinile) e anch’esso candidato al Premio Tenco come ‘Miglior Album in dialetto’. Il punto di forza dei NiggaRadio è un suono innovativo e contaminato, i loro live intensi ed emozionanti.

Il nuovo album ‘Santi Diavuli e Brava Genti’ che uscirà a gennaio 2018, è anticipato dal singolo ‘U Diavulu’.

 

Link:
hwww.facebook.com/therealsouthernsound/

http://www.niggaradio.com/

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Écrit par: radioprima

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